Sono passati alcuni anni dall’aggiornamento soprannominato Mobilegeddon con il quale Google predilige i siti web sviluppati in ottica mobile friendly. Più del 75% delle ricerche infatti viene fatta dal telefonino e coloro che non si sono adeguati hanno visto un forte calo del traffico all’interno dei loro siti web.
Poco dopo questo importante cambiamento è nata anche una nuova sfida per i SEO di tutto il mondo: Accelerated Mobile Pages (AMP)
Sono state spese migliaia di parole sull’argomento, ma fino ad ora, non ho trovato alcuna analisi valida sull’argomento.
Tieni presente, che per un SEO come me, condividere queste preziose informazioni frutto di settimane di studi e test è fonte di orgoglio ma anche di enorme sacrificio.
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La nascita di Mobilegeddon come nuovo algoritmo di Google
Il 21 Aprile 2015, i webmaster di tutto il mondo hanno visto la nascita del tanto atteso quanto temuto algoritmo di Google Mobilegeddon. Inutile dire che il nome deriva dal celebre e bellissimo film Armageddon, che se non avete ancora visto, vi invito a guardare il più presto possibile.
Sentori di tale aggiornamento ne abbiamo avuto già alla comparsa della dicitura mobile-friendly a lato dei risultati di ricerca ottimizzati per il mobile che è rimasta per vari mesi come monito ma che non tutti avevano preso seriamente fino a “ieri”.
Dobbiamo sapere che non solo Google è andata a caccia di siti ottimizzati per i telefonini, ma anche Bing di Microsoft si è mossa velocemente in quella direzione per non essere da meno, e man mano lo faranno tutti i principali servizi di ricerca online.
Il 5 Maggio 2015, Google ha annunciato che in 10 Paesi nel mondo la ricerca da mobile ha superato quella da PC e ha spiegato che l’aumento delle ricerche da mobile “rappresenta una straordinaria opportunità per il marketing, in quanto consente di raggiungere le persone attraverso nuovi punti di contatto”.
Modulare quindi le campagne a livello di device risulta sempre più importante.
Da qui la corsa di tutti i principali siti internet ad adattare il proprio contenuto e la forma alle richieste del mercato e di Big G per evitare perdite significative di affluenza.
I fattori di ranking Mobile (friendly)
Molti si chiedono quanto importante sia avere un sito mobile friendly, molti meno invece si domandano se esistono altri fattori ad influenzare Mobilegeddon.
Per tua fortuna ho speso molti giorni ad analizzare i risultati delle ricerche e mi sono confrontato con altri esperti SEO e sono in grado di rispondere alle vostre domande.
Un breve elenco:
- Mobile-Friendly
Sicuramente, il fattore più importante, quanto scontato, è la ottimizzazione del template grafico a seconda del device utilizzato, ma ce ne sono diversi altri che non sono da sottovalutare. - Disponibilità di un’APP
Ho notato come siti web che permettono l’utilizzo anche un’apposita app, siano con questo aggiornamento avvantaggiati. Spesso forum, con funzioni particolari, sono difficili da gestire a livello di Mobile e un’APP, oltre alla versione Mobile è necessaria.
Basti pensare ad Adwords, che per la versione Mobile ha solo un’app da scaricare.
Google stessa ha annunciato a febbraio che è un fattore di ranking, per gli utenti loggati e che hanno una app Android relativa installata. - Leggibilità dei caratteri Mobile
Importante fattore di ranking è anche la leggibilità dei caratteri Mobile.
Se pensiamo che una persona su due fa una ricerca su mobile, è istintivo pensare a come sia importante la leggibilità dei testi sugli smartphone e tablet.
La grandezza più indicata è solitamente quella degli SMS, che è stata studiata come la migliore grandezza a livello di leggibilità e velocità nella lettura. - Mobile-User-friendly
Fino ad ora, il fattore user-friendly, che comprende numerosi sotto fattori, era stato pensato ed ideato esclusivamente per i siti in versione desktop.
Spesso, anzi, sempre, si hanno siti web differenti nelle due versioni e non sempre entrambe sono ugualmente intuitive.
Capita spesso, che una persona abituata a navigare con il PC non trovi i menu e tutte le personalizzazioni che un tema per cellulare non è in grado di riprodurre con la stessa efficacia.
Il sito non deve richiedere il pinch-to-zoom - Immagini ottimizzate per il mobile
Un altro fattore importantissimo e da non sottovalutare è la disponibilità di immagini e video ottimizzati per la risoluzione del cellulare.
Questa caratteristica non sempre dà particolari benefici, ma in un e-commerce o in generale in tutti quei siti web ricchi di foto, è in grado di dare una spinta non trascurabile.
La velocità di caricamento di un cellulare è sicuramente inferiore a quella di un PC, e spesso i siti web troppo “pesanti” vengono visti mal volentieri, a causa dell’enorme dispendio di Gb inclusi nelle connessioni dati. Google ha deciso quindi di riprendere, in particolare per la versione mobile, in considerazione la pesantezza delle pagine, in relazione al contenuto.
Inoltre eventuale testo nelle immagini deve essere facilmente leggibile anche sullo smartphone. - Presenza di parti o pagine non Mobile-Friendly
Mobilegeddon scansiona tutto il sito internet anche nella versione per mobile ed individua eventuali popup, codici, parti del sito o pagine non mobile friendly ed eventualmente assegna un punteggio minore o nullo a pagine che non rispettano tutti i criteri.
Si capisce come anche la link building interna ed esterna risenta di questo aggiornamento. - Link building Mobile
Come anticipato la link building risente anche della presenza di temi mobile nei link esterni ed interni del sito, così come dei domini e delle relative pagine che puntano allo stesso.
Questo lo si capisce dalla pessima esperienza che avrebbe un’utente ad essere su un sito ottimizzato per il mobile e rimandato attraverso un link a un altro sito e una pagina non ottimizzata. - Distanza Link
Altro importante cambiamento è la distanza dei link, che deve essere tale da permettere il “click” in maniera facile.
In altre parole se si hanno link troppo vicini o troppo piccoli si rischia di confondere il lettore o di rischiare che selezioni un link che non interessa. - Presenza di contenuti non Consoni
Alcuni contenuti, come flash, compromettono la visualizzazione mobile. - Numeri di telefono e indirizzi cliccabili.
Mobilegeddon e mobile friendly: responsive vs adaptive vs versione mobile vs App.
Dopo aver studiato e individuato i nuovi fattori di posizionamento, mi sono chiesto se tutti i siti mobile-friendly fossero ugualmente favoriti, o se ci fosse una sorta di favoritismo o dislivello.
A livello teorico, le varie possibilità sono tutte sullo stesso livello in quanto forniscono un’ottima esperienza all’utente finale. Spesso però, come sappiamo, la realtà non è sempre uguale alla teoria.
Le mie ricerche hanno portato ad alcune conclusioni che potrebbero tuttavia cambiare nel corso dei prossimi mesi.
- Versione Mobile
La versione Mobile specifica per i dispositivi mobili si individua spesso in url del tipo m.sitoweb.it
Si tratta sicuramente della più vecchia ottimizzazione e spesso si ritrova in siti di altissimo traffico come siti porno.
Questa versione Mobile, è di fatto un sito a parte rispetto alla versione tradizionale per PC ed in passato portava alcuni enormi vantaggi soprattutto a livello di banda e ottimizzazione.
Questa versione però non è da prediligere per tutti i siti non ad altissimo traffico, in quanto sono spesso preferibili altre opzioni. - Versione APP
Molti siti, come alcuni forum e Adwords stesso, non hanno la versione mobile in quanto tutte le funzionalità si perderebbero nell’utilizzo di un piccolo display.
Questa versione è piuttosto recente ed è consigliabile solo ed esclusivamente a siti web con le stesse necessità.
Rimangono quindi solo due effettive possibilità: responsive o adaptive
In questo caso ci risponde Google che li predilige entrambi:
- Responsive:
Si tratta di un template design unico, la cui visualizzazione dipende da un codice CSS specifico per modificare la presentazione del sito web a seconda del dispositivo che lo visualizza.
In altre parole che tu sia sul pc o sul cellulare il codice è lo stesso, ma non la visualizzazione.
Google raccomanda l’utilizzo di questo genere di design perché più semplice e intuitivo anche lato crawler. - Adaptive:
Nella versione adaptive il server assembla e precarica la versione ottimizzata per il particolare device che si va ad utilizzare.
La pubblicazione dinamica pubblica un codice diverso per ogni dispositivo ma in corrispondenza dello stesso URL.
Google consiglia anche questa strada che risulta migliore lato user-friendly, ma sicuramente più difficile da percorrere. In linea di massima mi sento di consigliare Template e CMS che utilizzano temi responsive come WordPress, in quanto più facili da gestire.
Quanto è importante l’aggiornamento di Google Mobilegeddon che predilige i mobile-friendly?
A differenza degli altri aggiornamenti di Google, che penalizzavano strategie non consone come la link building, Mobilegeddon non penalizzerà i siti non mobile-friendly, ma favorirà i siti con una versione ottimizzata per il mobile.
Se non avete capito mi spiego meglio.
Fino ad ora, quasi tutti i cambiamenti nell’algoritmo di Big G erano dovuti al fatto che moltissimi SEO utilizzavano tecniche non del tutto consone per posizionare al meglio un sito web. Hanno spesso e volentieri quindi deciso di penalizzare questi comportamenti scorretti compromettendo la visibilità degli stessi.
Non avere una versione Mobile invece non è un comportamento scorretto, solo poco attento alla esigenze degli user e pertanto non merita alcuna penalizzazione.
Mobilegeddon è l’unico aggiornamento annunciato di Google e nasce da un’esigenza dei visitatori e non da un comportamento scorretto e quindi la sua efficacia la si vedrà mano a mano nel tempo.
Sono fermamente convinto che favorire i siti mobile friendly sia una strategia che porterà a far sparire, con il tempo, tutti i siti che non si adatteranno alle nuove richieste, e sarà l’inizio della nuova era di Google e di tutti i maggiori servizi di ricerca, volenti o nolenti.
Come affrontare Mobilegeddon con WordPress al meglio.
Molti di voi si saranno chiesti se ci sono delle accortezze che si possono prendere per affrontare Mobilegeddon al meglio.
La risposta è sì.
Innanzitutto bisogna, se non lo si ha già, una grafica del sito web mobile responsive e scegliere un hosting WordPress ottimizzato, per ridurre i tempi di caricamento sugli smartphone.
Importantissimo inoltre è ottimizzare il codice del proprio sito.
Tutto qua? Non proprio…
Anche con un ottimo hosting e un codice ottimizzato si potrebbero avere delle pagine particolarmente pesanti che potrebbero compromettere il posizionamento del vostro sito nel tempo.
Abbiamo quindi bisogno di qualche strumento utile alla riduzione e ottimizzazione delle immagini.
Un altro elemento molto importante e che consiglio per velocizzare il sito mobile, benché sia a pagamento, è un CDN premium come per esempio Cloudflare (che è disponibile anche in una versione gratuita).
Ma che ha la versione Plus in più rispetto alla versione gratuita?
Polish: Utilizza due livelli di compressione di immagine riducendo le dimensioni delle stesse e velocizzando il caricamento
Mirage: Migliora ulteriormente la velocità del tuo sito internet, riducendo le immagini in base alla risoluzione e dimensione del device che sta utilizzando l’utente che vi visita e caricando l’immagine solo se l’utente arriva nella effettiva parte dove viene visualizzata.
SPDY: è un protocollo che vincola l’HTTP al suo interno in modo da ridurre la latenza delle pagine web. Le trasmissioni sono criptate con SSL e compresse in gzip (a differenza di HTTP, anche le intestazioni sono compresse)
L’insieme di queste tre caratteristiche migliora ulteriormente la velocità ed è in grado quindi di migliorare anche il posizionamento del vostro sito nel tempo.
AMP: Tutto quello che dovete sapere sulle pagine Mobile accelerate
Il 7 ottobre 2015 Google ha annunciato AMP, un nuovo standard open-source per il caricamento veloce delle pagine web da mobile.
Dovete sapere che i template responsive sono solitamente pesanti per i dispositivi mobile, perché contengono informazioni inutili e inservibili in un cellulare o tablet.
Le versioni adaptive sono invece non proprio così semplici da sviluppare così come i siti web puramente mobile.
Google ha deciso quindi di ovviare questo problema e di permettere ai siti web di notizie di servire contenuti in maniera ultra ottimizzata, permettendo a Google di servire una pagina di cache del proprio sito web senza di fatto lasciare il motore di ricerca ma con alcune costrizioni.
I siti in AMP:
- AMP ti obbliga a utilizzare versioni CSS semplificate.
- Non è possibile utilizzare Javascript propri.
- Sei obbligato a utilizzare una libreria Javascript definita da AMP che ti obbliga a servire immagini e video con lazy load.
- Il linguaggio HTML deve essere ottimizzato AMP.
I siti web che beneficiano maggiormente da AMP sono i siti di notizie, siti che producono contenuti con frequenza, ma non è tutto oro ciò che luccica.
AMP potrebbe influenzare anche negativamente il tuo tasso di conversione!
Quindi se vuoi un consiglio, pensaci due volte prima di lanciarti in qualcosa che potrebbe non essere buono quanto pensavi